Il 1 Maggio con Pitecus: vizi e “s”virtù di un’epoca
“La materia è tutta manipolabile, ogni oggetto ha un significato insito, io gioco con i suppellettili della nostra epoca, cosí con semplicità ottengo la forma di un concetto… esamino la realtà con l’animo di disadattata le mie allucinazioni prendono forma”.
Ossessionata dalla mancanza di movimento nell’arte figurativa e da uno spiccato interesse nei confronti del corpo, Flavia Mastrella si imbatterà nell’ironia burrascosa e spiazzante di Antonio Rezza, autore di testi teatrali e cinematografici, i cui estratti sono stati trasmessi in tv su Rai2 e Rai3 all’interno di programmi come Blob, Fuori Orario, Tunnel e Pippo Chennedy Show, premiati nei maggiori festival nazionali della comicità.
Mastrella scopre le scenografie da indossare realizzate in stoffa: i quadri di scena, in cotone e fibre sintetiche, ispirati ai grilli medievali e ai tagli di Fontana, rivelano una realtà bidimensionale in cui Antonio Rezza, che li indossa, al contatto con la stoffa diventa egli stesso forma astratta influenzato com’è dalla forma delle tele.
Nel 1996 Mastrella scrive e dirige insieme ad Antonio Rezza il film Escoriandoli, presentato alla mostra del Cinema di Venezia.
Mentre è il 1998 quando nasce l’allestimento per IO, spettacolo eseguito tra l’altro anche nella scorsa edizione di Paesaggi Umani 2008, nella splendida e piccola piazza di Servigliano, in cui lo spazio scenico è in continua mutazione con trenta varianti cromatico-ambientali, dove i quadri diventano mutanti, scivolano dal supporto e diventano costume.
Pitecus, creazione datata 1995, nasce appunto dalla scrittura e dalla regia concorde dei due autori. Pitecus, che andrà in scena il 1 maggio a Grottammare alle ore 17, 30 per il festival Paesaggi Umani 2009, è la storia, o meglio, le storie, di tanti personaggi cattivi, sublimi, comici e aggressivi, scaraventati lì sul palco in un microcosmo disordinato. Sono i personaggi di Rezza, quelli brutti fuori e dentro, quelli mitici e caricaturali fino all’estremo. Pitecus, contro la massificazione del ragionamento e quindi della conseguente inerzia creativa, ha come protagonista il “triangolo”, figura geometrica mistica che rende spigolose le teste dei personaggi facendo emergere una razionalità estrema, cattiva e comica allo stesso tempo, di una società facilmente corruttibile.
PITECUS
di
Flavia Mastrella Antonio Rezza
con Antonio Rezza
quadri di scena Flavia Mastrella
(mai) scritto da Antonio Rezza
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Maria Pastore