Sindrome comune 2, il comunicare è partito
Dopo la prima giornata di Paesaggi Umani, Giampaolo Paticchio espone in modo temporale e dettagliato le varie fasi caratterizzanti l’inizio di Paesaggi Umani, più nello specifico il workshop di Rezza e Mastrella su un dettagliato resoconto della prima giornata del laboratorio ludico audiovisivo sulla comunità e il territorio.
Sindrome comune 2, il comunicare è partito
di Giampaolo Peticchio
- Ore 10,00: ragazzi e ragazze attendono sul portone della sala-laboratoiro di Monteleone.
- Ore 10,15: ragazzi e ragazze vocianti attendono sul portone della sala-laboratorio.
- Ore 10,30: ragazzi e ragazze vocianti e concitati attendono sul portone della sala-laboratorio.
- Ore 10,40: appena prima che il vocio concitato diventi palpitante contestazione, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, mai così tempisti, arrivano trafelati nella sala-laboratorio.
I circa 40 partecipanti della neotroupe che lavorerà alla post-produzione del video di Sindrome Comune sono pronti a lavorare, sotto la guida esperta e fuori dal comune di Antonio e Flavia.
L’anno scorso, negli stessi giorni, i ragazzi avevano realizzato le riprese e le interviste che quest’anno diventeranno un video o un corto o un film. Insomma un documento.
Il gruppo dell’anno scorso si era spostato sul territorio di 3 piccoli paesini del fermano, Monteleone appunto, Servigliano e Montelparo, alternando momenti teorici di apprendimento (come si fa una video-indagine sociale?) ad azioni pratiche di video-documentario, alla ricerca di volti, di gesti e di voci che, nel loro ambiente urbano e naturale quotidiano, potessero raccontare i “paesaggi umani” di questi luoghi.
Il tutto in una sorta di febbrile “sindrome comune” da urgenza di sapere e di comunicare.
Dunque in questi tre giorni si tratterà di completare il lavoro avviato lo scorso anno.
In questo momento buona parte del gruppo della fase 1 e i nuovi aggiunti di quest’anno stanno elaborando il girato raccolto a maggio del 2008 per restituirne una qualche interpretazione video.
Il gruppo si dividerà in 5 equipe di lavoro:
- il montaggio delle interviste,
- il montaggio del backstage,
- la parte grafica,
- l’elaborazione dei testi,
- la selezione delle musiche.
Il tutto sotto la regia e la supervisione di Rezza e Mastrella.
Lo scopo finale della Sindrome sarà, da un lato, raccontare l’esperienza dal
punto di vista di chi l’ha vissuta e dall’altro, di offrire una piccola ma significativa visione dell’umanità del villaggio globale piceno.
I ragazzi lavorano. Sono un paesaggio di operosità. Lasciamoli lavorare.