2 Maggio ancora insieme a …
… Improvvivo: Io Sono Tu Sei
Da ieri mattina un gruppo di circa 20 ragazzi è al teatro comunale di Servigliano per seguire il laboratorio Io sono – Tu sei curato dalla compagnia di ricerca teatrale Improvvivo.
Durante il workshop i partecipanti stanno riscoprendo il senso del gioco, i valori del divertimento e della serenità e li stanno pian piano condividendo ed analizzando in gruppo. Il termine gioco, ci ha spiegato il nostro coach Francesco, è alla base di tutto il laboratorio. Il gruppo sta lavorando su giochi di concentrazione, sul passaggio energetico, sul ritmo, sulla fiducia, sul rispetto, sulla condivisione e persino sul tenere a bada l’egocentrismo (che sono anche principi di vita). Al fine di imparare a controllare il proprio egocentrismo è stato proposto il gioco della conta di gruppo casuale: i partecipanti seduti in cerchio e con gli occhi chiusi hanno cominciato a contare da 1 a 20 in ordine casuale. E’ capitato molto spesso che le voci si sovrapponessero ed in quel caso si doveva ripartire da zero. Dopo una mezzoretta di tentativi si è riusciti ad arrivare a venti, raggiungendo l’obiettivo di sviluppo di un ascolto globale in cui si arriva a pensare come un unico organismo.
E’ stato proposto anche il “gioco della zattera” dove la zattera è lo spazio scenico in cui i partecipanti, come se si trovassero nell’acqua sopra una zattera, si devono muovere stando attenti a riempire contemporaneamente tutti gli spazi vuoti, distribuendo quindi tutti i loro pesi. Tale esercizio, fatto con sfumature diverse, avarie velocità, in varie tipologie, secondo energie diverse, con variazioni di ritmo, con stop e ripartenze, serve a sviluppare l’equilibrio che è fondamentale nello spazio scenico dell’improvvisazione teatrale.
Il laboratorio di questi giorni è un assaggio nell’affascinante e particolare mondo dell’improvvisazione teatrale non solo per prendere contatto con un approccio diverso di fare il teatro, ma anche per poter utilizzare queste tecniche nella vita personale di tutti i giorni e persino nel sociale. Questo tipo di disciplina può infatti essere molto indicata nel lavoro con soggetti svantaggiati e diversamente abili.
Può inoltre essere applicata al cosiddetto “teatro-impresa” quei laboratori didattici molto utilizzati nelle imprese statunitensi per imparare a risolvere i conflitti nei luoghi di lavoro, per motivare i dipendenti e nei rapporti tra quadri aziendali ed operai. Visto che i campi di applicazione dell’improvvisazione teatrale sono innumerevoli, l’esperienza di gruppo di questi giorni tornerà dunque sicuramente utile ai nostri partecipanti. Buon proseguimento!
… Antonio Rezza e Flavia Mastrella: Sindrome Comune
Continua il workshop audio-visivo sulla comunità e sul territorio che un gruppo di ragazzi sta portando avanti instancabilmente da ieri mattina, sotto la regia di Antonio Rezza che, dopo il suo esilarante spettacolo del 1 maggio a Grottammare, si è rimesso al lavoro con la sua solita energia e il suo immancabile senso dell’humor.
Dopo il pranzo che si è consumato un pò tardi, erano le 14 passate, ci siamo tutti rilassati al calore di un bellissimo sole che ha illuminato queste colline fin dalla prima alba (e chi l’ha vista?): alcuni suonano i djembè in cerchio radunati sui gradini qui fuori alla casa di mattoni, altri chiacchierano divertiti e condividono le varie esperienze che si sono intrecciate in queste due giornate anche tra chi non si conosceva, molti resistono, sotto, nel laboratorio, concentrati davanti un pc dibattono e riflettono sul progetto creativo che vedrà la luce soltanto domani. Restate connessi e vi diremo come andrà a finire…